Coltivare l'Appennino, sviluppare l'economia locale

Non esiste nel panorama italiano, e forse neppure nel mondo, un'area che possa vantare una concentrazione così grande di produzioni agroalimentari d'eccellenza come l'Appennino Tosco Emiliano.

Cibi universalmente noti, come il prosciutto di Parma e il parmigiano reggiano, sono affiancati da un numero considerevole di prodotti tradizionali - almeno 64 quelli identificati e classificati dal Ministero delle Politiche agricole - che hanno meritato i marchi Dop e Igp o l'istituzione in presidi Slow Food.

E' il risultato della sagacia e della lungimiranza delle nostre comunità che, utilizzando in modo differenziato e complesso i territori, adattando tecniche e consuetudini agronomiche, si sono fatte guardiane della diversità biologica ancor prima che il termine biodiversità fosse coniato.

L'AGROALIMENTARE PRESIDIO DEL TERRITORIO, FATTORE DI IDENTITA E DI COESIONE SOCIALE'

La farina di castagne e il farro della Garfagnana, così come il miele, la caciotta e gli insaccati (biroldo, mondiola) della Lunigiana, i pecorini di Succiso e di Lunigiana, la cipolla di Treschietto, il pan di patate garfagnino o della Valle del Serchio, sono oggi divenuti prelibatezze da gourmand. Le tradizioni gastronomiche locali, che esaltano proprietà e varietà dei prodotti, sono ormai sinonimo di buona tavola e richiamano attenzione e studio, oltre che nuovi e crescenti turismi.

Ma, prima ancora, le produzioni e la cucina sono stati elementi aggreganti di collettività che, insieme al sostentamento, ne hanno tratto aspetti distintivi della cultura, quali storie, riti, cerimonie, sagre. Queste popolazioni hanno desiderio e necessità di continuare a riconoscersi e impegnarsi, innovandole, nelle attività tradizionali e meritano di vedere realizzata, anche attraverso queste produzioni, una economia forte e durevole, di cui siano protagoniste le nuove generazioni.

E' quanto si propone di contribuire a realizzare la Riserva MaB Unesco, innestando su una tradizione di successo l'innovazione delle forme di produzione agricola legate al richiamo di un turismo enogastronomico e di natura.

Vai sul sito della Riserva MaB: www.mabappennino.it

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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