L'itinerario del mese - Marzo

A caccia di primavera nel sud-ovest del parco. Un itinerario per tutti fra Treschietto e Apella in alta Lunigiana (comuni di Bagnone e Licciana Nardi in provincia di Massa Carrara).

( 04 Marzo 2010 ) Per prenderci una sosta dal gelo, vi propongo un marzo in Lunigiana.  Qui la neve si è sciolta e i primi crocus bucano i prati. Si può camminare liberi, senza attrezzature attaccate ai piedi, fra borghi e castagneti con l'inverno bianco  che si affaccia ancora dalle cime.

L'Appennino, nel versante sud, precipita ripido fino ai borghi che si trovano a circa 500 metri di quota. Salire sul crinale è roba da atleti, ma i percorsi che collegano le frazioni sono comodi e interessanti: veri scrigni delle ricchezze di questa terra, dove tutto è autentico, ma ricoperto da un sottile strato di polvere che rende la scoperta ancora più appassionante. "Cammini in un castagneto recintato con le reti recuperate dai vecchi letti e inciampi in una statua stele semicoperta di terra"; castelli, pievi e ponti a schena d'asino emergono dall'edera che li ricopre. E’ l’alta Lunigiana, una terra very cool e super spread, vero paradiso della ruralità, un posto unico al mondo, una frontiera che resiste all’ omologazione della finta modernità

Si parte da Treschietto, un piccolo borgo con castello situato alle pendici del monte Matto e si cammina in direzione Iera - Compione seguendo scoloriti segnavia del trekking Lunigiana.

Si può camminare sia lungo la strada provinciale che nel castagneto, comunque non ci si perde.

Il tracciato è quasi pianeggiante e attraversa vecchi boschi di castagno ancora ben tenuti; è il paesaggio dei castagneti dove il prato fiorito convive con i vetusti e contorti alberi, le strade selciate di arenaria con gli essiccatoi coperti dai tetti di piane, il sole diretto della primavera con la tenue penombra delle fronde.

Dopo circa mezz’ora si arriva a Iera, grazioso paesino con spumeggiante ruscello, valle selvaggia e osteria albergo con sala panoramica "Nuova Jera". Proseguendo oltre per altri 40 minuti si raggiunge Compione, ultimo avamposto abitato sulla "folle" strada provinciale n. 67 che da qui s’inerpica sul monte, figlia di un improbabile e irrealizzato progetto anni ‘70 di sfruttamento sciistico dell'Appennino, ora fortunatamente in naturale conversione verso un comodo sentiero di muschio e asfalto. Non lasciatevi fuorviare dal termine "strada provinciale" infatti essendo una viabiltà che finisce nel nulla è completamente deserta e si può godere a piedi, a cavallo o in bici senza esser disturbati.

Fino a questo punto il percorso è per tutti, si può spingere anche un passeggino.

Andando oltre verso Apella si abbandona la strada e le cose si complicano un po’: servono un paio di scarponcini da trekking, un fisico in grado di reggere qualche "su e giù" e un compagno/a non troppo brontolone...Si lascia la strada al primo tornante, poco dopo il grazioso cimitero di Compione e la sbarra di divieto di transito.

I segni bianchi e rossi s'inerpicano fino alla sella del monte Santa Maria, poi si scende al torrente Bagnolecchia dove bisogna guadare con qualche acrobazia o affrontare un raggelante pediluvio. Si sale di nuovo al passo Foce di monte Colla da cui si gode uno splendido panorama sulle Alpi Apuane, sul crinale dell'Appennino e sul sottostante borgo di Apella. L’ultimo tratto è tutto in discesa fino al confortevole centro visita del Parco presso l’agriturismo Montagna verde. Qui sicuramente troverete risposta al’inevitabile domanda: "Ma chi me l'ha fatto fare?" che vi ronzava nell’orecchio arrancando sulle rampe del monte Colla.

Per il ritorno, arrangiatevi. 

Quando andare: andate quando volete, non ci sono limitazioni di alcun tipo. Unica precauzione, se andate oltre Compione, tenete conto che si deve attraversare un piccolo ruscello che, in caso di piena, non risulterà facilmente guadabile. 

Attrezzatura necessaria: nulla fino a Compione, se si va oltre, scarponcini da trekking. 

Attrezzatura consigliata: carta escursionistica del Parco e/o altra carta escursionistica o topografica. 

Itinerario per arrivare in auto al punto di partenza: uscire dall'autostrada Parma - La Spezia (A 15) ad Aulla o Pontremoli e da qui raggiungere Villafranca, Bagnone e poi Treschietto. Da Aulla si arriva a Treschietto in mezz' ora di auto circa. 

Itinerario a piedi: si parte da Treschietto, a quota 460, si cammina lungo la strada o, a scelta, nel sottostante castagneto fino a Iera (m 540) sempre seguendo il Lunigiana trekking. Si prosegue lungo la strada o "tagliando" nel castagneto fino al paesino di Compione (m 698). Dopo Compione, al primo tornante, si lascia la strada e si prende a destra lungo il sentiero che sale alla sella di monte Santa Maria (m 800), poi si scende al torrente Bagnolecchia (m 715), poi si sale di nuovo alla foce di monte Colla (m 880) e da qui, in discesa, fino ad Apella (m 700). 

Dislivello complessivo: 505 m; dislivello da Treschietto a Compione 240 m. 

Tempo di percorrenza: da Treschietto a Compione: 1 ora e dieci minuti. Da Treschietto ad Apella: 3 ore.

Tutte le foto dell'itinerario.

Aspettiamo le vostre foto!

Giuseppe Vignali
Direttore Parco Nazionale dell'Appennino tosco-emiliano
giuseppe.vignali@parcoappennino.it

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Ponte di Iera
 
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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