Ultimo week end di gennaio in Appennino all’insegna delle ciaspolate: Cerreto Alpi, Ligonchio, Pratizzano, Monteorsaro, Ventasso, Succiso, Lagdei: l’uscita sulla neve con ciaspole è un’offerta che riempie il prossimo e riempirà molti week end fino alla primavera. Organizzatori dell’offerta sono direttamente gli operatori turistici. Ci sono pacchetti più o meno completi: noleggio, accompagnamento, guida, pranzo, cena, pernottamento, lezioni di natura e ambiente. Cinque anni fa i “soliti critici", usavano polemicamente e ironicamente sulla stampa l’espressione “le ciaspole del Parco”, volendo con ciò significare “le balle”,” le idee inconsistenti, le chiacchiere vuote del nuovo Ente che, anziché finanziare il solito ‘far debiti’, promuoveva nuove forme di turismo della neve. Oggi, a distanza di cinque anni, possiamo dire che quell’ironico “le ciaspole del Parco” dà torto ai "soliti critici" e fa onore al Parco e alla sua vocazione innovativa.
Le nuove frontiere del turismo invernale, in Appennino come nelle Alpi, hanno trovato nelle ciaspole il loro totem moderno: un attrezzo vecchissimo e nuovo, semplice, che trasforma qualsiasi superficie innevata in una passeggiata, in un sentiero o in una pista a seconda di come la si vuole interpretare. Come se la neve e la natura avessero finalmente trovato nelle ciaspole la loro “automobile": un mezzo facile da usare, poco costoso, capace di accedere su quasi tutti i terreni, in grado di trasmettere l’emozione della prestazione fisica, dell’immergersi nell’ambiente, dell’esplorare il mondo della neve, dell’andare in gruppo, in compagnia con famigliari e amici di ogni età.
“Neve Natura e Cultura in Appennino” è stata proposta cinque anni fa come una nuova esperienza di turismo scolastico ed educazione ambientale. È stata adottata come formula e anche come slogan in tutto l' Appennino settentrionale. Anche quest’anno, molte scolaresche di età e provenienze diverse sperimenteranno per sei-otto settimane il modulo educativo “Neve Natura” organizzato dal nostro Parco Nazionale proprio a Succiso, Pratizzano, Lagdei, Monteorsaro. Ma ormai, grazie alle ciaspole e agli operatori turistici più innovativi e dinamici, “Neve Natura” è anche un prodotto turistico che si presenta sul mercato, che ha consumatori e imprenditori, che fa numeri, presenze, pernottamenti e profitti. Che non richiede mega investimenti e consente di valorizzare diffusamente il territorio del crinale e le sue qualità. Il Parco Nazionale è al tempo stesso materia prima e moltiplicatore di qualità di questa filiera di turismo e modello di consumi e stile di vita. Sono consumi sostenibili per l’ambiente, di notevole interesse esperienziale e culturale, praticabili a prescindere da forza fisica e capacità tecniche, e soprattutto economicamente alla portata di tutti.
Fausto Giovanelli