Neve Natura: le impressioni dei protagonisti dell’I.I.S Galvani-Iodi di Reggio Emilia
«Ciò che fa di questo progetto un'esperienza speciale è lo stretto legame di tutte le proposte formative con le risorse del territorio del Parco. Risorse che si evidenziano nelle persone che collaborano alla realizzazione del progetto, nella loro disponibilità verso il visitatore e nella loro capacità di assumere ruoli professionali poliedrici, differenti (cuoco, autista, casaro) per poter rendere fattive tutte le attività del Parco, ma anche del paese e al tempo stesso, per poter permettere la sopravvivenza di un patrimonio culturale, sociale e naturale davvero importante. L'impagabile ricchezza naturale offre al visitatore la possibilità di percorrere antichi sentieri e tradizioni. Attraverso la natura e le sfide che pone si favorisce il confronto con se stessi e con il proprio modo di essere. Mentre gli incontri con esperti, ricercatori, naturalisti e guide forniscono un esempio di passione per il lavoro».
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Piccoli bambini crescono con le prime esperienze sulla neve
La scuola media di Carpineti partecipa per il quarto anno.
I più giovani partecipanti a Neve Natura 2012, finora, sono loro: i ventidue bambini della prima media dell'Istituto Comprensivo 'Carpineti', ospiti nel Rifugio di Monteorsaro (Villa Minozzo). Dopo quattro anni di adesione allo stage formativo proposto dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, la scuola media di Carpineti non poteva certo mancare. «Quest'anno sono stati proprio i nostri bambini a chiedermi di poter andare a Neve Natura – afferma Giuseppina Gentili, dirigente scolastico – io non posso che esserne contenta, perché ciò dimostra che nel nostro Istituto riusciamo a svolgere percorsi fortemente condivisi».
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Parco chiama Parco: tutti a tavola
Al Ristorante ‘Colle del Telegrafo’ il meglio dei prodotti dell'Area Vasta
Tutti a tavola. Il Ristorante 'Colle del Telegrafo' nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, diventa crocevia di sapori del mare e dell'Appennino. Domenica 4 marzo, accanto ai sapori liguri, si potranno gustare le migliori produzioni del territorio del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano. La ricca proposta gastronomica, infatti, mette in tavola le eccellenze di un 'paesaggio alimentare', forte di prodotti tipici e disegnato dalle geometrie di un'agricoltura rispettosa dell'ambiente e della biodiversità.
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Da Girona all’Appennino sulle tracce del Triassico
Progetto Gypsum: studenti spagnoli nella Valle del Secchia
Quaranta ragazzi spagnoli dell'Institut Jaume Vicens Vives di Girona (Barcellona) hanno visitato il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, grazie a un progetto di scambio culturale con lo Scientifico della Scuola Superiore 'Bus Pascal' di Reggio Emilia.
La visita, che si è svolta oggi (primo marzo) è iniziata alla Pietra di Bismantova ed è proseguita alla Fonti di Poiano e ai Gessi Triassici. Sono stati proprio gli insegnati catalani a chiedere un'escursione nel Parco, per far conoscere ai loro studenti anche l'ambiente naturale del nostro territorio.
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Viaggio a Mar del Plata grazie al progetto Parco nel Mondo
Nella sede dell'associazione ‘Lucchesi nel Mondo’ di Mar del Plata. Ben quattro anni sono ormai passati dalla nascita di "Parco nel Mondo", il progetto promosso dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e gestito dalla Comunità Montana della Garfagnana, oggi Unione di Comuni, per restituire senso e valore alla "cittadinanza affettiva" degli emigrati dell'Appennino e per lo sviluppo sostenibile del territorio.
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Tg2 Costume e Società nell’Appennino Lunigianese
“Basta: lascio la metropoli e scelgo di fare una vita sana” Ne è l'esempio Barbara Maffei, ingegnere che per quattro anni ha lavorato a Milano, ma poi a deciso di ritornare in Lunigiana e di impegnare energie e ambizioni nell'impresa agricola di famiglia, l'Agriturismo Montagna Verde, Centro Visita del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano. L'inviata del Tg2 Bruna Fattenotte è andata a trovarla nella sua azienda e si è fatta raccontare perché.
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Prati del Monte e Valle di Riarbero
Domenica 4 Marzo i Briganti di Cerreto organizzano un’escursione dall’abitato di Cerreto Alpi, alla gola denominata ‘Schiocchi di Riarbero’. Un’area di grande interesse faunistico, dove non è raro vedere caprioli, cervi, cinghiali, ma anche scorgere i lupi e l'aquila che cacciano le loro prede. Al crocevia dell'antica strada che collega la valle del Riarbero e i Passi Cavorsella, e Pradarena che portano in Garfagnana, si potevano incontrare, nel 1600-1700, i "vetturini" scendevano con i muli carichi di ferro grezzo proveniente dall'isola d'Elba. Il minerale veniva portato fino alle Ferriere per essere lavoro. Si torna a Cerreto Alpi per la strada del "Tornello" attraverso boschi di faggio ceduo, disseminato da antiche piazze da carbonaia. http://www.parcoappennino.it/man_dettaglio.php?id=16225