Sp 108 interrotta a Pianello: il Parco nazionale dell’Appennino, soluzioni rapide per le persone

( Sassalbo, 30 Gennaio 2025 )

Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano condivide e comprende le preoccupazioni degli abitanti di Sologno e degli altri borghi dell’Alta Val Secchia per l'ormai lunga interruzione della Strada provinciale 108 nella zona del Pianello.

Non esistono purtroppo soluzioni semplici a problemi complessi. Tale è la stabilità di formazioni geologiche come i Gessi, che sono soggetti a un’intensa erosione e negli ultimi anni hanno manifestato una forte propensione ai crolli, alle frane, ai cedimenti. Accade in diverse situazioni: a cominciare dalle Fonti di Poiano; ma anche in tutta la zona circostante si sono verificati vistosi smottamenti.

Quello che ha interrotto la provinciale al Pianello non è diverso e non è più grave di altri, ma comporta dei quotidiani disagi per la popolazione che occorre alleviare presto.

La conduzione dei lavori di realizzazione di una nuova sede stradale, potrebbe contestualmente prevedere una pista provvisoria di attraversamento che consenta l’accesso quotidiano ai servizi per le popolazioni residenti. Le esigenze "di sicurezza" devono conciliarsi ragionevolmente con quelle di efficacia e servizio.

Su tutta quell’area, strategica anche dal punto di vista del futuro del territorio, proprio perché riconosciuta Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano è attualmente impegnato a fare azioni di tutela e valorizzazione, con investimenti di più di un milione e mezzo di euro.

È già finanziata la realizzazione di ciclabili lungo il fondovalle, la messa in sicurezza del percorso pedonale delle Fonti e di efficientamento energetico dell’edificio di accoglienza e ristorazione. È in corso anche un intervento nel borgo di Sologno per favorire mobilità sostenibile.  Tutto ciò in base al riconoscimento di livello mondiale, che ha valore per tutta la val Secchia e per l’insieme della provincia e della regione.

Per questo facciamo appello a un impegno che ovviamente non può ignorare le problematiche geologiche, le difficoltà e anche i pericoli che ci sono, ma vanno ricercate le soluzioni migliori più rapide possibili, perché sia le persone che l’area lo meritano.

I Gessi triassici sono stati riconosciuti Patrimonio naturale dell’Umanità da autorità internazionali di indiscutibile livello, su richiesta della regione e del governo italiano. La richiesta e il riconoscimento comportano altrettanta responsabilità. Oltre gli importanti impegni finanziari già assunti dalla Provincia di Reggio Emilia occorrono ulteriore sforzo e attenzione da parte di tutte le istituzioni e le agenzie pubbliche, comprese Protezione civile e Regione, al livello di quel riconosciuto valore.

Fausto Giovanelli

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Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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