Il cambiamento climatico ripopolerà le montagne?

Sabato 24 agosto il climatologo Mercalli a Villa Minozzo

( Sassalbo, 21 Agosto 2024 )

E se il cambiamento climatico dovesse contribuire a ripopolare le montagne italiane dell’Appennino tosco-emiliano? È un’affascinante ipotesi che, per altro, ha i suoi primi segnali in una migrazione al contrario fatta ancora di pochi ma significativi numeri. Per questo se ne discute in una iniziativa cultura pubblica il 24 agosto a Villa Minozzo.

Di questa teoria ne è convinto uno dei relatori Luca Mercalli, il climatologo torinese, presidente della Società Meteorologica Italiana che nel suo ultimo libro spiega perché investire denaro ed energie nella ristrutturazione di una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie. Il libro, dal titolo, “Salire in montagna. Prendere quota per sfuggire al riscaldamento globale” racconta l’avventura personale di una migrazione verticale, la sua a Vazon, la minuscola borgata dell’alta Val Susa dove si è trasferito, e ci regala un manifesto di qualcosa che può diventare un’esperienza collettiva più ampia. Per il divulgatore scientifico, volto noto della tv grazie alle partecipazioni a “Che tempo che fa”, «le montagne, con la loro frescura, sono a due passi e offrono nuove possibilità di essere riabitate; e ciò attraverso il recupero di borgate abbandonate con tecniche di bioedilizia rispettose del paesaggio ma all’altezza delle necessità di agio e di connettività per poterci vivere e lavorare». 

«I comuni del Parco nazionale dell’Appennino tosco e della parte alta Riserva di Biosfera Mab Unesco sono una delle vie da percorrere per l’adattamento al riscaldamento globale – osserva Fausto Giovanelli, presidente dell’ente con sede a Sassalbo che dialogherà di questo con Mercalli e con il giornalista Cristiano Meoni -.  La risalita in Appennino in Emilia è in aumento con anche vere e proprie residenze da diverse città italiane, in altri e più numerosi casi di semiresidenze o di residenze provvisorie. Ciò di cui parliamo è un fenomeno in atto e un’opportunità per poter vivere meglio l’Appennino e dare più vitalità alle nostre colline e montagne. Il Parco Nazionale e la Riserva di Biosfera non sono solo brand, ma territori da vivere più intensamente».

«Vive in montagna si può - afferma Elio Ivo Sassi – perché offriamo una risposta di buon vivere, ma anche di servizi alle famiglie dalle scuole primarie alle superiori, con una rete sociale attiva fatta di servizi persone. Ma anche la vicinanza ad luoghi di lavoro strategici dove c’è occupazione. Ricordo che è più facile avvicinarsi dalla montagna che non attraversare il centro capoluogo. Poi che dire delle meraviglie del teatro popolare dell’Appennino con un habitat fatto di montagne, fiumi e laghi che, in questi mesi, sono scoperti da migliaia di persone».

L’iniziativa, organizzata nell'ambito del progetto Appennino Green della Gazzetta di Reggio e della Gazzetta di Modena, è promossa in collaborazione con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e con il Comune di Villa Minozzo, con il supporto di Banco Bpm.

L’appuntamento di sabato 24 agosto è alle 20.45 in piazza della Pace (ma in caso di pioggia l’evento si sposterà al teatro dei Mantellini) dove, dopo i saluti del sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi e della responsabile Hub di Banco Bpm a Castelnovo ne’ Monti Daniela Colli, il climatologo dialogherà con il direttore della Gazzetta di Reggio e della Gazzetta di Modena Cristiano Meoni e con il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano Fausto Giovanelli.

«Il clima che cambia – spiega il giornalista Cristiano Meoni è una straordinaria opportunità per tornare a popolare e a vivere un territorio bellissimo e purtroppo spesso bistrattato. Di questo parliamo in Appennino Green».

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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