A Roma Premio green nazionale al Parco Appennino
( Sassalbo, 21 Ottobre 2022 )Buy green, fondazione nazionale per la pratica degli Acquisti Verdi, ha premiato ieri il bando e la gestione del progetto della nuova centrale di refrigerazione del Palaghiaccio di Cerreto laghi col Premio Compraverde, volto a riconoscere le buone pratiche in tema di acquisti verdi in Italia.
“Il Palaghiaccio, anche per il cambiamento climatico in atto è un edificio strategico per conservare la vocazione di Cerreto Laghi – afferma Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino commentando il premio assegnato ieri, giovedì 21 ottobre, a Roma -. Una vocazione che si è ampliata e dal pattinaggio e arriva a rendere disponibile un teatro o piazza coperta, come si è visto al mondiale funghi. Questa struttura strategica consolida le radici di Cerreto nel turismo bianco anche per destagionalizzare le attività, dare nuove opportunità e attrattività. Il Politecnico di Milano, alcuni anni fa, ne ha ben studiato l’importanza e la centralità con il Progetto Cerreto 2030, inserito nel piano di azione della Mab Unesco. Come Parco nazionale siamo intervenuti per riaccendere il cuore dell’edificio: i nuovi motori per la refrigerazione, più efficienti e meno inquinanti dei vecchi ormai inutilizzabili. Complimenti ai nostri collaboratori dell’ufficio tecnico, premiati ieri per l’utilizzo dei Cam (i criteri ambientali minimi), perché sono stati capaci di costruire e gestire bene il bando di assegnazione e la realizzazione del progetto. Siamo stati rapidi e innovativi e non è mai facile”.
“I nuovi motori per il ghiaccio – spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano – hanno comportato un investimento di 700.000 euro - finanziato da Parchi per il Clima”.
All’interno dell’impianto, di proprietà del Comune di Ventasso, insieme con le opere edili e le altre necessarie in corso, stanno per essere installati tre compressori da 600 KW di ultima generazione, più efficienti rispetto ai precedenti che avevano un consumo assimilabile a quello di oltre 200 frigoriferi da cucina. Questa nuova centrale sarà addirittura capace di recuperare il calore prodotto, ad esempio per produrre acqua calda per usi igienici o di riscaldamento spazi. Inoltre, anziché utilizzare gas nocivi per l’ambiente impiega un gas a basso impatto ambientale, come l’ammoniaca (80 kg). Soprattutto dal vecchio impianto sono strati recuperati ben 2500 Kg di R22 (freon 22), un gas nocivo per l’atmosfera, ora bandito, che, opportunamente modificato, è già stato recuperato. Già a fine novembre è previsto il collaudo dei nuovi motori il cui compito principale è raffreddare a -10° il ghiaccio della pista; saranno comandabili da remoto.
“È triplice il valore dei questo intervento – conclude Vignali –; andremo a ridurre i consumi energetici con una maggiore efficienza, abbiamo colto l’invito di Parchi per il Clima per ridurre emissione CO2 e abbiamo colto la visione di Cerreto 20-30 individuata, appunto, dal Politecnico di Milano per disegnare il futuro di sviluppo di questo strategico centro di crinale”.
La motivazione del Premio Compraverde per il Parco dell’Appennino recita: "per l’affidamento di lavoro per l’efficientamento energetico e la mobilità sostenibile e l’adattamento ai cambiamenti climatici all’interno dello stesso Parco nazionale dando particolare rilievo “alla gestione dei rifiuti in cantiere e il trasporto dei materiali, assicurando che non ci siano impatti ambientali in un’area come quella di un Parco, estremamente sensibile.”
A Roma, oltre al Parco nazionale dell’Appennino sono stati premiati nella sezione Bando Verde la Regione Lazio (per una iniziativa di acquisto e compravendita alberi), la Regione Toscana (per ricerca di soluzioni migliori nel contesto europeo e internazionale sia di tipo ambientale che sociale per la fornitura di postazioni di lavoro costituite da personal computer, per la quale non sono ancora stati rinnovati dei criteri ambientali minimi), Intercenter ER (per l’affidamento dei servizi integrati di lava-noleggio a ridotto impatto ambientale per l’azienda Usl della Romagna e l’Irst di Meldola)