crocevia di cammini e camminatori
( Sassalbo, 19 Maggio 2020 )
Nel Parco Nazionale Riserva di Biosfera MaB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano c’è un punto, la sella del Monte Valoria, in cui una delle più antiche e frequentate strade storiche di pellegrinaggio, la Via Francigena, si incrocia con il Sentiero Italia, l’itinerario escursionistico tra i più lunghi del mondo: 6880 km che attraversano le due grandi dorsali montuose della penisola - Alpi e Appennini - valicando 6 siti naturali Unesco, 20 regioni e 360 comuni italiani.
È un incrocio tra Europa e Mediterraneo,tra storia antica e contemporaneità, tra pellegrinaggio religioso ed escursionismo sportivo– spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale e coordinatore della MaB UNESCO – Un luogo emblematico di tutti i significati del “camminare” di oggi,tema di tanta letteratura laica e religiosa e di tante avventure esperienziali di cui molti sentono sempre più il fascino. Non potevamo lasciare nell’anonimato un luogo così. Perciò, in collaborazione col comune di Berceto, abbiamo operato per arrivare a segnalarlo come merita, nel modo più diretto e più vero possibile:con un semplice elemento di pietra e pochissime parole”
Qui è il paesaggio stesso a raccontarsi, tra le creste dell’Appennino parmense e la Lunigiana che si distende fino al mare. Un punto strategico e un crocevia, probabilmente, importante anche nell’antichità. Fino a qualche anno fa si dava per scontato che l’antico tracciato romano che, valicando l’Appennino settentrionale, collegava le colonie di Parma nella pianura padana con Luni sul mar Ligure, attraversava il passo della Cisa (a quota 1041 metri). Le recenti scoperte, però, hanno fatto rivalutare il ruolo della Sella del Valoria (1224 metri) gettando nuova luce sulla questione tanto da correggere l’ipotesi precedente, senza comunque cancellarla del tutto. Osservando la geomorfologia del territorio, infatti, il Valoria risulta il percorso più breve e agevole per raggiungere lo spartiacque appenninico, punto di congiunzione tra le valli dei fiumi Taro e Baganza (versante emiliano) e Magra (versante toscano).