In coerenza con le azioni che il Ministero dell’Ambiente sta predisponendo al fine di assicurare la tutela del lupo e la gestione del conflitto che la sua presenza diffusa genera nei territori, il progetto Life M.I.R.CO-Lupo gioca un ruolo di avamposto per la sperimentazione di buone pratiche di prevenzione di tali tensioni e di partecipazione nei confronti delle comunità locali.
Grazie al progetto europeo, infatti, nel territorio dei parchi nazionali attuatori dell’Appennino Tosco Emiliano e del Gran Sasso e Monti della Laga, sono state realizzate attività di monitoraggio, informazione e sensibilizzazione nei confronti delle comunità locali e dei portatori d’interesse istituzionali. Questi ultimi sono stati coinvolti attivamente in tavoli di concertazione e Comitati consultivi, oltre che nella messa a punto di specifici protocolli operativi al fine di ridurre il randagismo canino, che il progetto ha individuato come principale fattore di minaccia per la conservazione del predatore, a causa del rischio di affiliazione tra lupo e cane, ma esso stesso causa di conflitti socio-economici, in quanto i randagi, alla stregua dei lupi, vivono in branchi e predano.
Le capillari attività sul territorio che il progetto MIRCO Lupo ha attuato con continuità dal 2015 hanno dato, inoltre, un contributo significativo alla raccolta di dati utili a stimare la presenza di lupi ed ibridi nell’Appennino, dimostrando concretamente che per facilitare la convivenza e mitigare il conflitto con le attività umane, sono proprio le misure di prevenzione che devono essere migliorate.
Su questo fronte, l’individuazione e la cattura degli ibridi è proceduta di pari passo con la diffusione di buone pratiche di gestione dell’allevamento estensivo e di smaltimento degli scarti di origine animale, sì da ridurre le occasioni di promiscuità tra lupi e cani, e con interventi di microchippatura e sterilizzazione, su base volontaria, dei cani da lavoro nelle aziende zootecniche. Molte centinaia sono i cani microchippati e iscritti all’anagrafe canina e numerosi sia quelli sterilizzati su base volontaria, sia i randagi catturati, sterilizzati ed affidati.
In tal modo, in linea il ‘Piano d’azione nazionale per la conservazione del lupo’, il progetto MIRCO Lupo si conferma all’avanguardia per la difesa della specie lupo e vero e proprio laboratorio di azioni rivolte a facilitare la sua coesistenza con le attività antropiche e a ridurre tensioni e conflitti.