A seguito delle eccezionali precipitazioni e dell’alluvione dell’11 e 12 dicembre ultimo scorso che hanno interessato i bacini dei torrenti Enza, Parma e Secchia, il Presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli ha inviato un appello al Ministro dell’Ambiente On Gian Luca Galletti e all’Assessore all’Ambiente e Difesa del Suolo della Regione Emilia Romagna, Paola Gazzolo con l’intento di sottolineare la gravità del danneggiamento dell’accesso e della fruibilità della Valle dei gessi triassici, una delle più importanti, preziose e delicate del Parco Nazionale e della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco – emiliano.
L’area interessata è un sito di interesse comunitario ed è stata oggetto di riusciti interventi di restauro naturalistico presso le Fonti di Poiano, ospita un centro visita del Parco nazionale presso il locale ristorante che è anche punto di riferimento di attività di ricerca, divulgazione e studio nell’ambito di numerosi progetti europei e locali a partire dal 2005 ad oggi: Triass I e II – LIFE Gypsum e ora Geosfera Appennino con la partecipazione di Scuole e Università, gruppi e federazione speleologica italana.
“La piena - scrive il Parco - ha travolto la pista di accesso al SIC denominata “Gatta Pianello” ivi compresa parte della segnaletica di riferimento e la porzione di pista ciclo – pedonale realizzata dal Parco al fine di promuovere accessibilità dolce al Sito. Le opere di ripristino della viabilità ciclo pedonale e motorizzata nell’area necessitano purtroppo di risorse di cui né il comune di Villa Minozzo (RE) né il Parco Nazionale possono disporre. Servono rafforzamenti delle difese spondali e opere di buona ingegneria naturalistica, oltre al ripristino del percorso ciclo – pedonale e alla segnalazione delle caratteristiche di eccellenza geologica e ambientale del luogo. Occorre per questo un approccio trasversale tra le diverse competenze di protezione civile e difesa del suolo, di tutela paesaggistica e gestione delle aree protette che dovranno dialogare e convergere sulle possibili soluzioni al ripristino”.
Nell’ambito degli interventi di emergenza successivi alle alluvioni vanno considerati anche i danni e i problemi che hanno interessato il patrimonio ambientale delle alte valli del Parma, dell’Enza e del Secchia.