Enormi potenzialità per l’Area Dei Parchi di mare e d Appennino
( Sassalbo, 01 Ottobre 2016 )Si è svolta alla Spezia la sesta edizione del ITALIAN CRUISE DAY durante la quale sono state presentate analisi e prospettive della crocieristica in Italia. Al centro del forum anche le potenzialità per i porti d’approdo e i territori circostanti. Ai lavori della giornata ha partecipato anche il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli.
“Ci sono grandi potenzialità per tutti i territori attorno alla nuova realtà del Porto turistico della Spezia: si contano 650mila arrivi di croceristi all’anno e più del 50% di loro dichiara di voler ritornare. Non si pensi sia questione di nicchie di lusso, di ‘croceristi’, di tempo libero, di bella vita; né solo di armatori o tour operator. Non si tratta di turisti/turismo estranei al territorio e alle prospettive dell'impresa e del lavoro. Il valore aggiunto è a 360 gradi. Parliamo di turismo/turisti che chiedono beni, servizi e qualità agli operatori, ai territori, alle città, ai borghi, alle campagne e anche ai Parchi circostanti. Qualità professionale, urbana, alimentare, ambientale, culturale e innovazione!
Parliamo di possibile valore aggiunto per la città di La Spezia, ma anche per gli ulivi, l’olio, i vini e gli agriturismi della Lunigiana, così come per i formaggi della Val di Vara e i borghi rurali; opportunità per piccoli operatori del commercio, della ristorazione, dei servizi e dell’agricoltura tipica, di nicchia e di filiera.
Parliamo dell’importanza strategica di una ferrovia turistica La Spezia Porto- Lucca attraverso l’Appennino e le Apuane. Parliamo di un’Area Vasta che supera i confini della Regione di approdo. La crescita degli arrivi deve suggerire l’offerta di servizi d’informazione e logistici che propongano anche il valore dei Parchi, del paesaggio e delle aree più interne e rurali. In questo contesto il progetto strategico Parchi di Mare e d’Appennino trova un volano e un’opportunità di crescita. Comuni autorità e imprese devono fare ciascuno il proprio mestiere. E anche i Parchi devono fare il loro mestiere: che è quello di dialogare con tutto e di garantire che i valori di ambiente, natura, e identità culturale locale, siano protetti nell'immediato e nel tempo. Si potranno così assicurare tali opportunità a lungo termine e sostenerle con servizi di qualità e approcci di sostenibilità e cura attenta dei territori, delle diverse identità e genius loci che impreziosiscono il mosaico di quest'area straordinaria in cui si incontrano la geografia, il clima e la cultura dell'Europa e del Mediterraneo. Dobbiamo trovare le strade per le collaborazioni e le sinergie e le regie che possono arricchire tutte le componenti ambientali e umane di questo mosaico di grande valore nazionale”.