Giornata Mondiale dell’Acqua 2016

Acqua fonte di vita, lavoro e sviluppo

( Sassalbo, 22 Marzo 2016 )

Oggi, 22 Marzo, le Nazioni Unite festeggiano la Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day). Istituita nel 1992, quest’anno è dedicata a un tema particolarmente importante, “Acqua e Lavoro”: il ruolo centrale che l’acqua svolge nella creazione di posti di lavoro in una prospettiva di sviluppo sostenibile. Il tema si inserisce, infatti, nelle risoluzioni da adottare dopo la conferenza mondiale sul clima, COP 21, che si è svolta a Parigi nel dicembre scorso.

Nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano l’acqua, fortunatamente, è una ricchezza. Il Secchia, l'Enza, la Parma, il Taro, il Magra, il Serchio e tanti ruscelli e torrenti nascono dai nostri crinali. Tutti sono risorsa importantissima e da sempre danno sviluppo e opportunità di lavoro. Gli impianti idroelettrici, realizzati da oltre un secolo, sono lì a dimostrare che la green economy, in forme tradizionali, in Appennino c'è da sempre. Le centrali idroelettriche sono a Ligonchio, al Lagastrello, a Corniglio, a San Romano, a Fivizzano, a Licciana Nardi.

All'acqua, il Parco Nazionale dell'Appennino, ha dedicato uno dei suoi tre progetti permanenti e strategici, quello che ha base a Ligonchio e va sotto il nome di Atelier 'Di Onda in Onda'. Un luogo che mette in evidenza, fin dalla sua impronta fondativa, la forte relazione tra Acque ed Energie, realizzato con una "vision" che tiene insieme questi fondamentali elementi e ne promuove la conoscenza con un progetto educativo di alto livello. L’Atelier, realizzato con Reggio Children, in collaborazione con il Comune di Ligonchio e l’ENEL, nella Centrale idroelettrica del borgo dell’alto Appennino reggiano, in questi anni ha prodotto anche importanti ricadute sul territorio grazie ai suoi 15 mila visitatori. Inoltre, questa esperienza di lavoro, crescita culturale e percorso di internazionalizzazione, grazie alla collaborazione con la Fondazione Loris Malaguzzi, hanno contribuito non poco all’inserimento dell’Appennino Tosco Emiliano tra la Rete UNESCO 'Man and Biosphère' (MAB).  

L'uso intelligente dell'acqua, bene comune limitato, è un parametro di civiltà, socialità e anche di benessere e competitività. Questi sono tra i temi che gli studenti, impegnati in questi giorni a Civago nel progetto ‘Neve Natura e Cultura d’Appennino’, affronteranno insieme al CAI – Tutela Ambiente Montano. Nell’ambito progetto educativo, infatti, Filippo Di Donato, presidente CAI-TAM, presenta il tema "Acqua fonte di vita" agli studenti della Scuola media di Chioggia, ospiti nel Parco Nazionale. Anche nei prossimi giorni l'acqua verrà presentata nei vari aspetti iniziando dalla considerazione che è tra le risorse più importanti nel complesso sistema di relazioni tra uomo e natura ed è elemento indispensabile alla vita sulla Terra. Ricopre oltre il 70% del globo terrestre e costituisce la struttura delle piante e degli animali in una percentuale che va dal 60 al 97%. La storia dell’uomo, della civiltà, del lavoro e dello sviluppo è stata sempre legata all’acqua. Attraverso osservazioni in ambiente, gli studenti rifletteranno su qualcosa che è indispensabile per l’alimentazione e l’igiene (distribuita dagli acquedotti), come fonte di energia (captata per fini idroelettrici) e materia prima di processi produttivi. Durante le escursioni nel Parco Nazionale potranno porre l'attenzione al paesaggio di montagna che assume forme diverse modellato dall'acqua e da altre forze naturali.
Queste giornate di lavoro condiviso tra Parco Nazionale e CAI-TAB saranno anche l’occasione per siglare un accordo teso a individuare e definire iniziative in materia di informazione, educazione e formazione ambientale. L'intesa vedrà come attori sul territorio Gruppi Regionali, Sezioni e Commissioni, in Emilia Romagna e Toscana.

Silvia Baglioni Ufficio Stampa Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano +39 3398270724 – ufficiostampa@parcoappennino.it www.parcoappennino.it

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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