Demanio delle province di Reggio Emilia e Parma

Accordo Regione e Parco Nazionale

( Sassalbo, 02 Marzo 2016 )

Il Consiglio direttivo del Parco Nazionale ha recentemente ratificato un importante accordo con la Regione Emilia Romagna. In base a questa delibera l’Ente Parco assume la gestione e la responsabilità del patrimonio demaniale delle province di Reggio Emilia e Parma, circa 3700 ettari, che ricadono nei confini del Parco Nazionale stesso. L’accordo va a sanare un’anomalia perché, in virtù di una legge regionale recentemente modificata, la gestione e la tutela di questi beni silvo-pastorali finora veniva esercitata da altri Enti pubblici. Il Parco Nazionale non poteva, di fatto, amministrare porzioni importanti del suo territorio.

“Questo passaggio – spiega il direttore Giuseppe Vignali – rappresenta un altro importante mattone nella costruzione del Parco Nazionale che, nonostante operi già su questi territorio, arriva solo oggi alla formalizzazione necessaria. Si tratta di porzioni di demanio che sono state gestite egregiamente da altri Enti con cui il Parco Nazionale collabora in modo proficuo, e che ora daranno una continuità all’operato dell’Ente che dirigo, mettendo insieme competenze territoriali, responsabilità e gestione. Per altro si tratta di un patrimonio che rappresenta il cuore del Parco Nazionale e racchiude al suo interno elementi di eccellenza  naturalistica che e paesaggistica di grande pregio, come le vette appenniniche, i circhi glaciali, i laghi, le praterie e le foreste. In queste aree, inframmezzate ad altre di uso civico e gestite come imprese sociali, in stretta collaborazione con il Parco, sarà ora possibile rafforzare un processo di costruzione, facendo scelte e investimenti a lungo termine”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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